Il festival di Nemoralia (noto anche come Festival delle Torce) era celebrato dagli antichi romani il 13-15 agosto o la luna piena di agosto, in onore della dea Diana (Diana Nemorensis). Questa festa fu poi adottata dai cattolici come la festa dell'Assunta. Ovidio descrive così la celebrazione: “Nella valle di Arrician, c'è un lago circondato da foreste ombrose, considerato sacro da una religione dei tempi antichi… Su un lungo recinto sono appesi molti pezzi di filo intrecciato, e molte tavolette sono poste lì come doni grati alla Dea. Spesso una donna alle cui preghiere Diana ha risposto, con una corona di fiori che le corona il capo, cammina da Roma portando una torcia ardente... Là un ruscello scorre gorgogliando dal suo letto roccioso...” In questo giorno, i fedeli formavano una scintillante processione di torce e candele intorno alle acque scure del Lago di Nemi, lo Specchio di Diana. Le luci delle loro candele si uniscono alla luce della luna, danzando riflesse sulla superficie dell'acqua. Il festival di oggi si svolge secondo la moda greca. Centinaia si riuniscono al lago, indossando ghirlande di fiori. Secondo Plutarco, parte del rituale (prima della processione intorno al lago) è lavare i capelli e vestirli di fiori. È un giorno di riposo per donne e schiavi. Anche i segugi sono onorati e vestiti di fiori. I viaggiatori tra le sponde nord e sud del lago vengono trasportati in piccole imbarcazioni illuminate da lanterne. Lampade simili erano usate dalle vergini vestali e sono state trovate con immagini della Dea a Nemi. Un poeta romano del I secolo d.C., Properzio, non partecipò alla festa, ma la osservò dalla periferia come indicato in queste parole alla sua amata: “Ah, se solo tu potessi camminare qui nelle tue ore di svago. Ma non possiamo incontrarci oggi, Quando ti vedo affrettarti eccitato con una torcia ardente Al boschetto di Nemi dove porti luce in onore della dea Diana.
Da fare oggi Le richieste e le offerte a Diana possono includere: piccoli messaggi scritti su nastri, legati all'altare o agli alberi; piccole statuette di argilla cotta o di pane di parti del corpo che necessitano di guarigione; piccole immagini di argilla di madre e figlio; minuscole sculture di cervi; danza e canto; e frutta come le mele. Inoltre, durante la festa vengono fatte offerte di aglio alla Dea della Luna Oscura, Ecate. La caccia o l'uccisione di qualsiasi bestia è vietata su Nemoralia.
In Italia il 13 agosto è il giorno di Ecate. Ecate è uno spirito eccezionalmente potente. Detiene il dominio sulla vita, la morte, la rigenerazione e la magia. Governa la saggezza, le scelte, l'espiazione, la vittoria, la vendetta e il viaggio. Ecate custodisce la frontiera tra la vita e la morte. Lei è un intermediario tra il mondo degli spiriti e quello degli umani. Lei è la testimone di tutti i crimini, specialmente quelli contro donne e bambini.
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